nella foto Rebecca Balestra

Si è conclusa lo scorso 24 marzo 2024 la 7a edizione (la prima dopo il covid) del festival Programme Commun che ha coinvolto il Teatro di Vidy, l’Arsenic e il Teatro Sevelin di Losanna. Focus di caos su tre talentuose artiste: Rebecca Balestra, Ruth Childs e Clara Delorme.

Undici giorni di performarce, teatro e danza, con artisti.e svizzeri.e ma anche con compagnie provenienti dall’estero. Un festival che ha confermato, anche dopo la pausa per il covid, la sua vocazione alla qualità delle proposte presentate e all'opportunità unica di far conoscere nuovi talenti al pubblico e soprattutto ai tanti professionisti del settore accorsi per l’occasione.

Rebecca Balestra, puro talento da palcoscenico, dopo aver esordito con Flashdanse, Show Set e Piano-bar, e collaborato nel frattempo con diversi.e registi.e, al Programme Commun 2024, ha presentato all’Arsenic di Losanna il suo primo stand-up (una forma di spettacolo in cui un comico si esibisce "in piedi" davanti a un pubblico rivolgendosi direttamente a esso, senza la quarta parete, nda) dal titolo per l’appunto di Rebecca Balestra, nel quale per un’ora questa diva improvvisata non risparmia nessuno, innanzitutto il pubblico in sala “vessato” da battute salaci, alcune riuscitissime e altre meno, come è normale che sia, per poi attaccare le raffigurazioni artistiche fino ad arrivare all'iconografia di Gesù e alle sue parti intime (e qui ci si domanda se questa parte di testo fosse davvero necessaria...) in un crescendo, per velocità e intensità, di boutade taglienti che lasciano a tratti basiti. Rebecca Balestra alterna sapientemente vita privata (la sua, è da poche settimane diventata mamma) con l'attualità, con una sicurezza e una bravura davvero strabilianti. Impossibile non ridere e non apprezzare le capacità declamatorie di questa artista ginevrina, sebbene a tratti si spinga davvero tanto oltre e il testo disturbi nelle sue parti più volgari.

Stesso teatro, l’Arsenic, ma altro spazio scenico, quello utilizzato da un’altra artista che da tempo si è fatta apprezzare per la sua bravura (per tecnica, espressione e fantasia nella costruzione delle coreografie), stiamo parlando di Ruth Childs che ha presentato Blast! (premio “Spettacolo svizzero di danza 2022”), una performance nella quale l’artista si confronta con la violenza, quella che ci circonda, quella che ci terrorizza, con un bisogno di incarnarla per trasformarla in qualche modo o in qualche cosa. L’artista inglese dialoga con questi corpi dolorosi e violenti creando gesti e parole e, per un’ora, regina del palcoscenico, ci racconta questo mondo con momenti di straordinaria intensità in cui il corpo, i corpi immaginari, i corpi dell’umanità intera, soffrono, mutano, provano a rialzarsi. Una conferma la sua, dopo l’apprezzatissima coreografia Fantasia.

Al Teatro Sevelin negli stessi giorni si è esibita un’altra promessa dei palcoscenici svizzeri, Clara Delorme, con Repos una performance in due atti: blu e arancione. Una traversata a quattro voci e quattro corpi per dire arrivederci in anticipo.

L’artista francese, dopo L’albâtre (bianco) e Malgrés (verde) e Clara Delorme lifts her leg to make her vagina lip come out (exception à la règle) per questo progetto all'esordio, accompagnata dalle altrettanto brave Claire Dessimoz, Karine Dahouindji e Emma Saba (e Jessica Allemann in alternanza alla stessa Clara Delorme) firma, a tratti una performance davvero potente e originale, a tratti un lavoro ancora in via di perfezionamento nelle settimane a venire.

A Vidy, nel frattempo, negli stessi giorni si sono esibiti anche Stefan Kaegi/Rimini Protokoll (CH/DE) con Ceci n’est pas une ambassade e Simon Senn / Rohee Uberoi (CH/IN) con Rohee.

Programme commun: https://programme-commun.ch/edition-2024/