Mauro Li Vigni ritorna con un altro racconto per ragazzi dal titolo “Il cacciatore di errori” e ci regala un’avventura sorprendente tra le galassie sperdute, presentate in una vivace veste grafica arricchita dalle bellissime illustrazioni di Michela Ameli.

L’autore accompagna i suoi lettori in un fantastico viaggio, in cui affronta temi che rivestono enorme importanza per l’intera umanità: ci parla di ecologia e alterazione dell’equilibrio ambientale con un obiettivo ben preciso che è quello di sensibilizzare e far riflettere soprattutto le giovani generazioni.

Sin dall’inizio il lettore viene catapultato su un pianeta incantevole e colorato come l’arcobaleno, Antala-21, dove vivono gli antaliani, creature pacifiche che amano l’ambiente e nutrono un profondo rispetto per la natura. Si tratta di creature semplici e gentili che non conoscono la rabbia e obbediscono ad una sola legge: “Siate sempre gentili con tutti, anche quando non è necessario. Rispettate il ritmo del respiro del vostro pianeta perché da quello dipende la vostra stessa vita”.

Pagina dopo pagina il lettore impara a conoscere gli abitanti del pianeta: gli Abbracciatori delle Acque che coccolano amorevolmente fiumi e laghi e i Carezzatori di chiome che si prendono cura delle foreste azzurre e dei loro frutti saporiti. Zaky, il protagonista della storia, ha il compito di ispezionare l’Universo per andare a caccia degli errori commessi su altri pianeti, con l’obiettivo di diffondere una nuova cultura basata sul rispetto di ogni realtà esistente.

Grazie all’esploraiuto, uno strumento prezioso connesso sempre con il suo cerspugna, giungiamo insieme a lui sulla Terra ed incontriamo il giovane Manu che lo aiuterà a scrivere l’elenco degli errori più gravi commessi dagli uomini. Ma sarà Billy il solitario, uomo dalla barba bianca e dagli occhi buoni che vive in una baita circondato dai suoi amati libri, a trasmettere a Zaky i più importanti insegnamenti, spiegandogli le ragioni che hanno reso l’uomo uno stupido e consegnando ai lettori un grande messaggio di speranza: il vero tesoro dell’umanità è la capacità di raccontare storie per mantenere presente nella memoria la vita del pianeta. Solo così non sarà più necessario avvalersi di un cacciatore di errori perché ciascuno sarà in grado di ricordare gli errori commessi in passato ed evitarli in futuro.

Il libro rende omaggio anche alla musica, altro tema a cui l’autore è particolarmente sensibile (si consiglia la lettura de “Il segreto buono di Isabù”, Pietro Vittorietti Edizioni, 2019): gli antaliani comunicano con il soffiofono, un organo minuscolo da cui soffiano note musicali che sanno combinare in infiniti modi. “La capacità di raccontare storie è la parte migliore degli uomini” dice Zaky, e Mauro Li Vigni ci riesce benissimo: conosciuto e apprezzato dai lettori non solo per i suoi romanzi di narrativa per ragazzi, ma anche per i suoi albi illustrati per l’infanzia, i numerosi saggi e la narrativa per adulti, è uno scrittore particolarmente originale in grado di affascinare chi sa cogliere la sua passione nel narrare storie e apprezzare il suo stile singolare. Le sue straordinarie qualità stilistiche e descrittive e le sue doti narrative non possono lasciare indifferente chi si accosta alla lettura di ogni sua opera.

Anche con “Il cacciatore di errori” l’autore ci regala un testo che si legge tutto d’un fiato, in cui colori, pianeti e curiosi personaggi si intrecciano in una storia capace di scuotere la coscienza collettiva. Sfogliando le coloratissime pagine, egli ci invita a far propria una nuova sensibilità che si trasformi via via in una vera e propria coscienza ecologica e quindi in un concreto impegno etico.

Un libro dedicato ai ragazzi dai 9 ai 14 anni ma che tutti dovrebbero leggere almeno una volta per capire che il contributo di ciascuno può cambiare il mondo e dare speranza alle generazioni presenti e future.

Titolo: “Il cacciatore di errori”

Autore: Mauro Li Vigni

Casa editrice: Edizioni BeMore - www.edizionibemore.com

Anno: 2021

Illustrazioni di Michela Ameli

 

Consigli di lettura

  • Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.

  • Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontarle la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e di Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.